Come evidenziano alcune ricerche, l’ambiente di apprendimento condiziona le abilità cognitive dei bambini migliorando in loro il processo di sviluppo fisico, intellettuale, emotivo e sociale.
L’ambiente di apprendimento è infatti costituito dalle relazioni organizzative unitamente agli spazi fisici e virtuali con cui entrano in contatto, soprattutto se si considera come un processo attivo e costruttivo.
Per “Ambienti di Apprendimento Innovativi” si intendono tutti quegli ambienti e spazi di apprendimento attrezzati con risorse tecnologiche innovative, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo delle tecnologie. L’ambiente può essere fisico e virtuale insieme, ovvero “misto”, arricchendo il contenuto della didattica di risorse digitali fondate sulla realtà virtuale e aumentata. Tali spazi si configurano come ambienti smart per la didattica, ecosistemi multimediali flessibili e dinamici di apprendimento che rafforzano l’interazione studenti-docenti-contenuti-risorse, riuscendo ad avvicinare sempre più la scuola alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro del futuro.
5 esempi di Metodologie Didattiche Innovative
- E-learning.
- Role playing.
- Brainstorming.
- Problem solving.
- Learning by doing.
Per parlare di ambienti innovativi di apprendimento, nei complessi scolastici e nelle aule deve esserci l’organizzazione di un proprio catalogo di risorse digitali di base, software e contenuti disciplinari o interdisciplinari, disponibili anche sul cloud.
Ogni aula deve essere dotata di:
- Uno schermo digitale e dispositivi per la possibile fruizione delle lezioni anche in videoconferenza.
- Arredi modulari per consentire rapide configurazioni
In ogni aula, anche in rete tra più scuole devono essere presenti dispositivi per:
- Promozione di scrittura e lettura
- Fruizione di contenuti attraverso la realtà virtuale e aumentata
- Studio delle STE(A)M
- Integrazione tra aula fisica e ambiente/piattaforma virtuale
- Apprendimento del pensiero computazionale, dell’intelligenza artificiale e della robotica
- Ecc…